DAVID GRAY - THIS YEAR'S LOVE...
martedì 22 dicembre 2009
venerdì 18 dicembre 2009
lunedì 7 dicembre 2009
mercoledì 2 dicembre 2009
Salsicce, finocchietto e un amore assurdo.
Ah se me l'avessero detto di dover tornare.
lunedì 30 novembre 2009
Si vabbè...ma che ci sia il mare
Figlio mio, stai per finire la tua Università; sei stato bravo. Non ho rimproveri da farti. Finisci in tempo e bene: molto più di quello che tua madre e io ci aspettassimo. È per questo che ti parlo con amarezza, pensando a quello che ora ti aspetta. Questo Paese, il tuo Paese, non è più un posto in cui sia possibile stare con orgoglio.
Puoi solo immaginare la sofferenza con cui ti dico queste cose e la preoccupazione per un futuro che finirà con lo spezzare le dolci consuetudini del nostro vivere uniti, come è avvenuto per tutti questi lunghi anni. Ma non posso, onestamente, nascondere quello che ho lungamente meditato. Ti conosco abbastanza per sapere quanto sia forte il tuo senso di giustizia, la voglia di arrivare ai risultati, il sentimento degli amici da tenere insieme, buoni e meno buoni che siano. E, ancora, l'idea che lo studio duro sia la sola strada per renderti credibile e affidabile nel lavoro che incontrerai.
Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, pronta a svendere i minimi valori di solidarietà e di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti. A meno che non sia un merito l'affiliazione, politica, di clan, familistica: poco fa la differenza.
Questo è un Paese in cui, se ti va bene, comincerai guadagnando un decimo di un portaborse qualunque; un centesimo di una velina o di un tronista; forse poco più di un millesimo di un grande manager che ha all'attivo disavventure e fallimenti che non pagherà mai. E' anche un Paese in cui, per viaggiare, devi augurarti che l'Alitalia non si metta in testa di fare l'azienda seria chiedendo ai suoi dipendenti il rispetto dell'orario, perché allora ti potrebbe capitare di vederti annullare ogni volo per giorni interi, passando il tuo tempo in attesa di una informazione (o di una scusa) che non arriverà. E d'altra parte, come potrebbe essere diversamente, se questo è l'unico Paese in cui una compagnia aerea di Stato, tecnicamente fallita per non aver saputo stare sul mercato, è stata privatizzata regalandole il Monopolio, e così costringendo i suoi vertici alla paralisi di fronte a dipendenti che non crederanno mai più di essere a rischio.
Credimi, se ti guardi intorno e se giri un po', non troverai molte ragioni per rincuorarti. Incapperai nei destini gloriosi di chi, avendo fatto magari il taxista, si vede premiato - per ragioni intuibili - con un Consiglio di Amministrazione, o non sapendo nulla di elettricità, gas ed energie varie, accede imperterrito al vertice di una Multiutility. Non varrà nulla avere la fedina immacolata, se ci sono ragioni sufficienti che lavorano su altri terreni, in grado di spingerti a incarichi delicati, magari critici per i destini industriali del Paese. Questo è un Paese in cui nessuno sembra destinato a pagare per gli errori fatti; figurarsi se si vorrà tirare indietro pensando che non gli tocchi un posto superiore, una volta officiato, per raccomandazione, a qualsiasi incarico. Potrei continuare all'infinito, annoiandoti e deprimendomi.
Per questo, col cuore che soffre più che mai, il mio consiglio è che tu, finiti i tuoi studi, prenda la strada dell'estero. Scegli di andare dove ha ancora un valore la lealtà, il rispetto, il riconoscimento del merito e dei risultati. Probabilmente non sarà tutto oro, questo no. Capiterà anche che, spesso, ti prenderà la nostalgia del tuo Paese e, mi auguro, anche dei tuoi vecchi. E tu cercherai di venirci a patti, per fare quello per cui ti sei preparato per anni.
Dammi retta, questo è un Paese che non ti merita. Avremmo voluto che fosse diverso e abbiamo fallito. Anche noi. Tu hai diritto di vivere diversamente, senza chiederti, ad esempio, se quello che dici o scrivi può disturbare qualcuno di questi mediocri che contano, col rischio di essere messo nel mirino, magari subdolamente, e trovarti emarginato senza capire perché.
Adesso che ti ho detto quanto avrei voluto evitare con tutte le mie forze, io lo so, lo prevedo, quello che vorresti rispondermi. Ti conosco e ti voglio bene anche per questo. Mi dirai che è tutto vero, che le cose stanno proprio così, che anche a te fanno schifo, ma che tu, proprio per questo, non gliela darai vinta. Tutto qui. E non so, credimi, se preoccuparmi di più per questa tua ostinazione, o rallegrarmi per aver trovato il modo di non deludermi, assecondando le mie amarezze.
Preparati comunque a soffrire.
Con affetto,
tuo padre
L'autore è stato direttore generale della Rai. Attualmente è direttore generale della Libera Università internazionale degli studi sociali, Luiss Guido Carli.
(30 novembre 2009)
lunedì 16 novembre 2009
Basta amarsi
Vocativo. Non so da quanto tempo non sentivo questa parola.
lunedì 2 novembre 2009
venerdì 30 ottobre 2009
martedì 13 ottobre 2009
Genova per noi
Me la dedicasti prima di andare a Genova.
Dove sei ora?
Sai che ti dico, non lo voglio sapere.
Rimarremo sempre una serata o poco più.
Una maglietta rosa appoggiata ad una corsa grigia. E i tuoi occhi facevano il resto.
Eri piena di resto.
Ma te ne sei andata, prima di prenderti il mio resto.
Ciao Genova.
Questa ora è per te, Francesco.
Buona vita, amico mio.
venerdì 11 settembre 2009
giovedì 10 settembre 2009
domenica 6 settembre 2009
Di Battiti
Buio. Un'ora che non sai. Buio.
mercoledì 19 agosto 2009
martedì 4 agosto 2009
4 Agosto e avere freddo.
4 Agosto e lavorare come un matto.
4 Agosto e scriversi ancora.
4 Agosto e pensare a male.
Per il frigo è Agosto: lo sento affannarsi per starci dietro, mentre il forno lo schernisce grazie alla sua naturale condizione.
Le zanzare fanno il loro dovere di essere più che inutili. Chi deve puzzare lo fa ancora di più.
E a me mancano sensazioni liquide. La freschezza che si poggia addosso alle spalle piene di sole.
Una pelle lucida va fuori di senno e mi dice che è 4 Agosto.
Gli occhi annaspano, girano, si modificano e infine palpeggiano.
Per loro è 4 Agosto tutto l'anno.
E' 4 Agosto e io vorrei ricordare tutto, ancora di più.
E' 4 Agosto ed io ancòra, non so cosa farne della mia vita.
Per fortuna.
lunedì 3 agosto 2009
venerdì 31 luglio 2009
Cronache di uno stitico cronico
Ho preso da Carrefour una confezione di carta igienica da 16 pezzi.
martedì 28 luglio 2009
Copio One
Il quadro sotto è preso di sana pianta da un blog.
Luce e fumi. Lì lontano, da qualche parte, il rosso sfumato del sole che muore.
Il mio seggiolino è quasi sul corridoio. Su un corridoio stretto, stretto, proprio vicino a una porta.
E' l'unico seggiolino singolo. Sono tutti da due, gli altri. Attaccati come gemelli siamesi, indivisibili.
Sembrano tanto contenti, gli altri seggiolini.
Lui è stato mutilato per fare spazio nel corridoio. Trova che sia ingiusto e si sente così solo.
Almeno ora ha me, spero di scaldarlo quanto basta. Ho poggiato con cura il giubbino lungo tutto lo schienale prima di sedermi. Ho badato a coprire pure i braccioli. Pensate che quando sono salito il poverino tremava dal freddo battendo i denti.
Ora mi confida che vorrebbe tanto stringere un atro seggiolino e accarezzarlo guardando la stazione di Mestre.
Criticherebbero le scape del signore in verde e forse, dopo, si darebbero pure un bacio. Ridendo.
Poi si addormenterebbero, si risveglierebbero, farebbero insieme l'amore.
Non mi sono fatto spiegare come fanno l'amore i seggiolini, mi avrebbe messo a disagio.
Per un attimo avrei voluto diventare un seggiolino, per consolarlo meglio.
Ma ne so troppo poco, non sarei credibile. Finirei spappolato sotto le chiappe del signore ciccione con la camicia bianca e le guance tonde e rosa.
E poi sarei proprio nel bel mezzo del corridoio stretto, stretto; posizione scomoda e pericolosa. E stretta.
Si sente solo, il mio seggiolino.
Gli farò promettere che non faccia sciocchezze, una volta che dovrò scendere a Treviso.
Sarebbe un peccato, è un seggiolino così intelligente e simpatico. E' pure comodo e carino.
E' un seggiolino un po' difficile, forse.
Da piccolo avrebbe voluto diventare il seggiolino di un aereo.
Oggi però non glie ne frega più niente.
Non pensa nemmeno alla prima classe.
Vorrebbe non essere più solo, però.
Si sente così solo, il mio seggiolino...
E a raccontargli bugie io proprio non me la sento
giovedì 9 luglio 2009
lunedì 29 giugno 2009
5 Pezzi - Anni
Due cose:
ti danza il seno mentre corri a valle
con il tuo branco ai pozzi
le labbra secche vieni a dissetare
Corpo steso dai larghi fianchi
nell'ombra sto, sto qui a vederti
possederti, si possederti... possederti...
Ed io tengo il respiro
se mi vedessi fuggiresti via
e pianto l'unghie in terra
l'argilla rossa mi nasconde il viso
ma vorrei per un momento stringerti a me
qui sul mio petto
ma non posso fuggiresti fuggiresti via da me
io non posso possederti possederti
io non posso fuggiresti
possederti io non posso...
Anche per una volta sola.
Se fossi mia davvero
di gocce d'acqua vestirei il tuo seno
poi sotto i piedi tuoi
veli di vento e foglie stenderei
Corpo chiaro dai larghi fianchi
ti porterei nei verdi campi e danzerei
sotto la luna danzerei con te.
Lo so la mente vuole
ma il labbro inerte non sa dire niente
si è fatto scuro il cielo
già ti allontani resta ancora a bere
mia davvero ah fosse vero
ma chi son io uno scimmione
senza ragione senza ragione senza ragione
uno scimmione fuggiresti fuggiresti
uno scimmione uno scimmione senza ragione
tu fuggiresti, tu fuggiresti...
Boomerangs
A Genova il mare è incazzato tutto il tempo, soprattutto a Nervi.
A Genova c'è Nervi.
A Nervi ci sono Io.
Io sto qui.
Genova è imbruttita dai genovesi. Destino che condivide, sebbene con effetti meno disastrosi, con Napoli.
Mi sembra che i genovesi non si rendano conto del presepio in cui vivono. Non ne percepiscono l'anima, l'essenza affiscinante di una città tra profondità e alture.
Gente per la quale il rosso significa solo fermarsi. Usano poco i colori per esprimersi, preferiscono l'utilità. Preferiscono il cosa, mai il come.
La verità è che mi manca Napoli, gli amici di una vita.
E allora capisci che ti ci vorrà un'altra vita per farti altri amici cosi. Capisci che qui è un'altra vita.
Io non l'ho capito ancora.
Ho capito perchè sono andato via dalla mia città. Perchè dovevo andare via da me stesso. E da te non ci scappi nemmeno se sei Eddie Merx.
Quando lascerò entrera un po di scirocco? Quello che non fa muovere nemmeno una piuma...
Quando questo mare incazzato mi lascera?
Quando potrò dire di essere finalmente sereno?
...Mai...
Intanto mi affaccio al porto...alla fine è solo un po di me che se ne va...
venerdì 12 giugno 2009
Già qualcuno era comunista perchè berlinguer era una brava persona...
giovedì 4 giugno 2009
Poi verrà...
Sto cercando serenità.
mercoledì 3 giugno 2009
Non sempre vince il migliore
Dopo due giorni ottengo quello che voglio:
mercoledì 27 maggio 2009
"Mi sono fatto da solo"(Il drogato eremita)
L'idea viene da qui:
- Tragedia Saras, accertate le cause della morte dei 3 operai. Al 99,9% è stata colpa dei vapori di azoto. Moratti furioso.
- Trieste. Guardia giurata uccide la moglie dopo un litigio e chiama subito dopo la polizia che arresta la donna.
- Corea del Nord: Il governo di Pyongyang non ferma i test nucleari. "Se Bondi può fare il ministro, allora noi possiamo fare quello che minghia ci pare" ha affermato il portavoce del regime.
giovedì 21 maggio 2009
Cazzo le parole...e anche la randa...
'Quoto talmente tanto da farmela tatuare.
Vedi a sinistra.'
domenica 3 maggio 2009
sabato 2 maggio 2009
Rivisitazioni
La prima volta che lo visitai, mi venne in mente di scrivergli di un mio avvenimento recente che mi aveva parecchio turbato, sperando di una sua sagace e pronta risposta.
Motivo delle mie turbe erano le tube di una bionda davvero enigmatica.Speravo che una certa empatia sessuale ci avrebbe accomunato e che lui avrebbe preso a cuore il mio problema.Invece non solo non risponde nulla, ma addirittura non pubblica il mio post.
Luttazzi mi ha censurato.
E se proprio volete saperlo, ha fatto proprio bene.
Io però non ho la sua misura e non mi autocensuro.
Ecco quello che gli scrissi:
Non ho da dire un cazzo.
Oggi apatia totale.
Ma è successo un fatto che il mondo deve sapere.
Innanzitutto stammattina, facendo colazione, il mio collega di lavoro nonchè grandissimo amico(faccio colazione con il mio amico, che cazzo volete?)
mi fa provare i nuovi cereali della kellogs. Quelli con la fibre.A me queste cose fanno schifo. Mangiare per stare bene mi da sui nervi.A me deve dare piacere quello che mangio.Ma cmq, dato che stamattina mi sono svegliato con il nazifascifinocchiopederastaPAPA tedesco che diceva che il nazismo è esistito solo sui fumetti di tex willer e che era colpa del nonno di heidi, è lapalissiano che qualsiasi evento successivo è per me motivo di giubilo.Cosi accetto di buona lena i nuovi cereali.E se vuoi sapere la verità è stato un successo: non cagavo da 3 giorni: che lieto evento!!!!!
E poi quelle cagate che scendono belle dritte che non ti devi nemmeno pulire. Davvero un inizio giornata scoppiettante.
C' è da dire che ieri sera mi sono innervosito molto.
Ti spiego.
Una gnocca esagerata mi manda un sms con su scritto: 'dato che oggi mi hai portato fortuna inauguro per te il mio nuovo baby doll rosso'.Ora ovviamente qualsiasi essere dotato di un livello di testosterone maggiore dello 0.01% di quello di Maria De Filippi, anzi maria de filippi...le maiuscole valgono!!!, si sarebbe fiondato da lei per fiondarle la fionda con le biglie(parafrasando il pascoli del periodo ermetico). Non posso. Ci dividono 700 km...Oddio io ce l'ho grosso...ma forse si sarebbe fermato ad eboli(uuuuuuuu, che blasfemo.....).
Non zivaghiamo come disse pasternak.
Rispondo al messaggio con tutta la poesia che le mie 3 settimane di astinenza mi permettono.Altri due messaggi di alto contenuto simbolico-fallico e mi metto a letto.
A quel punto sto cosi ingrificato che devo pensare a qualcosa che mi permetta di andare a dormire in condizioni umane.
Penso alla pivetti. Nulla...
Ripenso alla pivetti nuda.Nulla...
Ripenso alla pivetti nuda con platinette che gliela lecca.Nulla...
Il baby doll è piu forte di tutto.
Poi penso alla tua battuta per la quale ti sei fatto schifare anche da la7. berlusconi che caca nella bocca di ferrara in una vasca da bagno mi ha sempre strappato una lacrimuccia. Mi mette tristezza. Non mi chiedere il perchè ma è cosi.
Per un attimo mi illudo che la situazione possa tornare alla normalità.
Ma niente...
Il baby doll e il perizoma di pizzo blu elettrico ormai si sono intrufolati nel mio corpo cavernoso.Mi alzo e prendo un libro di Bukowski che in questi casi fa bene.
Oddio Bukowski fa sempre bene.Leggo questa frase: la notte seguitava ad andare avanti, non c'era nulla che potessi fare...
I tuoi libri ti capiscono al volo!!!!!
Allora mi rassegno a passare la notte in bianco. Se lo dice il Nostro Charles che non c'è nulla da fare...c'è da credersi.
Mi viene in mente CAROLINA MARCONI(quella venezuelana del grande fratello col culo egocentrico).
A mai dire grande fratello la sentii dire che una volta il suo ex ragazzo andò a prenderla all'aereoporto con un mazzo di rose e un barattolo di vasellina.
Lei lo tacciò di essere poco romantico imponendogli di gettare le rose.
Ora: io non credo che un barattolo di vasellina sia romantico;
nemmeno le rose sono romantiche.
Ma il pensiero di spalmare la vasellina sulle rose mi fa sciogliere.
Io sono l'ultimo dei veri romantici in vita.
Mi faccio una sega.
Verso le 2 e mezza prendo sonno.
C'è solo una cosa non vera in questo racconto.
Ma io sono un falso.
Veramente.
Sono un falso.
Ancora ti penso, troia.
Il troia non era riferito alla bionda. Le bionde non sono troie.
Sono troppo stupide per esserlo.
giovedì 30 aprile 2009
martedì 28 aprile 2009
lunedì 27 aprile 2009
Pazienze
Entrò pieno di speranze.
martedì 7 aprile 2009
A tutti coloro che non amo.
martedì 31 marzo 2009
quanTo sei nato?
Le premesse non sono buone.
Un occhio lacrimante e un cuore in meno.
Mi sveglio cosi, e cerco subito un profumo.
Qualcosa da inalare, qualcosa di vissuto. Qualcosa sul fuoco.
Caffè.
Caffè da respirare. Perché il caffè deve essere prima respirato.
Mi sveglio cosi, e cerco subito qualcosa da sentire.
Qualcosa che ti fischi nelle orecchie, qualcosa che trilli. Qualcosa che ti chiami.
Caffè.
Caffè da ascoltare. Perché il caffè prima di farsi bere, ti fa un fischio.
Posso svegliarmi allora, versarlo in un bicchiere qualsiasi.
Facendo attenzione alle sbavature. Facendo attenzione al bicchiere.
Facendo attenzione a tutto. Perché voglio che mi svegli la perfezione.
Quel bicchiere è adesso il bicchiere e io sono vivo. Con tutti i sensi colpiti.
E' caldo al punto giusto. E' aromatico al punto giusto.
Sorseggio e mi sento io al punto giusto.
Scendo le scale e mi preparo al tram.Al percorso a piedi.Al tempo che ho per me.
Grigio dappertutto.
Allora mi scopro nuovo.
Accendo una sigaretta che mi faccia compagnia.
Perché capita di sentirmi solo con me stesso. E molte volte me stesso non è una buona compagnia da frequentare.
Accendo una sigaretta e me stesso mi chiede sghignazzando:'quanTo sei nato?'
E' proprio sulla T di Torino che mette la maiuscola.
Imbarazzato, non so cosa rispondergli.
Lui sa che sull'argomento tempo ho sempre temporeggiato e incalza:'quanTo sei nato?'
Riprendo i miei pensieri, e il fumo della sigaretta è la mia musa.
Mi ispira dopo averlo inspirato.
- 'quanTo sei nato'?
- 'perchè niente è cambiato
anche se tutto sembra diverso...'
Zittisce.
Stavolta incalzo io:
'perchè niente è cambiato
anche se tutto sembra diverso...'.
Zittisce.
venerdì 13 marzo 2009
mercoledì 11 marzo 2009
I found it hard, it's hard to find...Oh well, whatever, nevermind
Smells like ten spirit - Nirvana
lunedì 9 marzo 2009
lunedì 23 febbraio 2009
...e le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...
Pierangioli Bertoli - A muso duro
sabato 21 febbraio 2009
venerdì 20 febbraio 2009
Saturday wait And sunday always comes too late But friday never hesitate...
Cure - Friday i'm in lof
giovedì 19 febbraio 2009
Believe me The sun in your eyes Made some of the lies worth believing
Noa - Eye in the sky
martedì 17 febbraio 2009
lunedì 16 febbraio 2009
We can't go on together, with suspicious minds, and we can't build our dreams, on suspicious minds.
Elvis Presley - Suspicious Mind
giovedì 12 febbraio 2009
quando vuoi quello che non sei te ricordati di me…forse non ci credi
Patty Pravo - E dimmi che non vuoi morire
mercoledì 11 febbraio 2009
E' tutto nel riuscire a conservarsi un uscio per uscire(o entrare?)
Timoria - Male non farà
martedì 10 febbraio 2009
domenica 8 febbraio 2009
giovedì 5 febbraio 2009
mercoledì 4 febbraio 2009
martedì 3 febbraio 2009
Sono uno strano uomo che può frequentare solo te...
Piero Ciampi - L'amore è tutto qui
giovedì 29 gennaio 2009
Last Post o Lost Past?
Questo blog chiude.
Michael TiHoCan(il signor M), fabbro di talento, amico sincero e leale. Chain(il signor Last G ndr) l’aveva notato quando per la prima volta era passato velocemente per la fabbrica poco tempo dopo l’inizio della sua missione. Avevano scambiato poche parole, ma bastarono a Chain per apprezzare l’entusiasmo di quel giovane apprendista e sentirsi in sintonia con lui. Quando Chain iniziò a lavorare regolarmente nella fabbrica, ebbe modo di coltivare quel rapporto. Ne apprezzò il genio, ne comprese la sregolatezza, si affezionò a quella sua primitiva purezza di cuore.