domenica 5 dicembre 2010

sabato 11 settembre 2010

miss u, zena

Io ogni tanto, in un posto piccolo, mi chiedo quale sia il mio mondo.

Poi, con molta semplicità, mi dico che il mio mondo
il mio mondo...
il mio mondo...
...il mio...Sono io.
E' che ora sono sulla terra del mio mondo. E si sa, la terra annoia.
Tedia. E odia. E io voglio iodio non odio.
E dov'è lo iodio?

Tornerò ad essere una razza pregiata. Una razza che vola nel mare.
Ma ora basta col futuro. Arriverà il mio passato.
Ah se arriverà. E io sarò il suo futuro.

P.S.
NON MI HA DATO MAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
Urlate. Urlate sempre.
Anche senza parole.

venerdì 20 agosto 2010

E mo?

Two roads diverged in a wood, and I – I took the one less traveled by

Robert Frost
Vi prego qualcuno mi dica cosa fare.
Cosa non fare, lo so già fare.

Voglio tornare a vivere in corsivo.
Il grassetto mi ha stancato.

Come se poi affidarsi al domani,
potesse risolvere la questione.

Come se avere sempre qualcosa da fare,
potesse risolvere la questione.

Un giardino, un cane e un orto.
E un altro me.

Che poi, a dirla tutta, è cosi facile.
Basta la fortuna del principiante.

Il principiante esperto.
Ecco, io sono quello.

Io sono tutto.
Un tutto che non serve.

Ma è pur sempre tutto.
Anche se non so suonare la chitarra.

Si ma, ma...ma
ma tu mi ami ancora?


venerdì 11 giugno 2010

Rifugio dei sempre, l'ipocrisia dei mai

Finalmente mi posso permettere di dormire in mutande.

Eppure mi trovo cosi diverso. Cosi uguale.
Mai sempre, oppure sempre mai?
Fiori o gentori?

E quindi,
continuerò a farmi scegliere o finalmente sceglierò?


mercoledì 9 giugno 2010

domenica 16 maggio 2010

Per Completezza

giovedì 13 maggio 2010

Caro il mio Francesco

"caro il mio Francesco è il momento dei saluti
ci avremmo riso sopra se ne avessimo parlato
lo so che non ha senso starsi a lamentare
di alcune conseguenze del mestiere

so che mi son fatto prendere la mano
perché uno sfogo fa sbagliare spesso la misura
ma come ti dicevo son le quattro del mattino
l’angoscia e un po’ di vino

e allora vado avanti a cantare della vita
sempre e solamente per come io la vedo"

Allora a 50 anni sa ANCORA incazzarsi?

Meno male.

Ah dimenticavo..

Promette di essere bellissima.

No no, lo è.

lunedì 29 marzo 2010

Mah...

Ma uno con la serie 1 può essere un poeta?

Ma si può capire senza fare domande?
Ma riuscirò a trovare il tempo di leggere un libro di Flaiano?
Ma taglierò le unghie della mano destra?
Ma capirai che inizio a sorridere di meno?

Ma alla fine adesso è facile.
Adesso che non c'è più lei.

Mah.

martedì 23 marzo 2010

81

giovedì 11 marzo 2010

Grazie a voi...posso sbagliare

sabato 27 febbraio 2010

Elton John e gli Ogoni parte 1

Stasera voglio raccontarvi una storia. A modo mio.
Dovrei pisciare prima, ma me la tengo. Me la tengo perchè non c'è tempo da perdere.
E poi perchè sono un rimandapiacere. Godo dell'attesa del piacere, mai del piacere stesso. Maledetto me.

Torniamo alla nostra storia.
Ci sono voluti 5 tentativi per ucciderlo. 4 fallite impiccagioni e lui che continuava a ripetere ai boia:'Perchè fate questo a me'?
A pochi passi il mare.
Occhi fieri e uno che fa fatica a non sorridere. Mi da questa impressione.
Uno stanco di avere pochi motivi per sorridere. Intelligenza e senso del dovere. Uno che non ha bisogno della cravatta per avere carisma.
Uno che sa. Sa che dovrà morire. Sa che morirà perchè sa e dice.
E' inventore della prima sitcom africana. Nello stesso periodo in cui in italia c'era casa vianello.
Una sitcom africana mi suona come un cactus in alaska.
Come un africano dal nome giapponese. Come una nazione piena di petrolio che deve importarlo perchè non ha raffinerie.
Si chiama Ken Saro-Wiwa quest'uomo che vale 15 milione di dollari. E un calcio in culo all'indifferenza.

Ken fa parte dell'etnia degli Ogoni, popolazione autoctona del delta del Niger.
Il Delta del Niger è pieno di petrolio. E di brava gente che vive di poco.
Combinazione fatale.

Ken ha studiato, ha avuto ottimi risultati a scuola e si riconosce subito nella figura di un intellettuale attivista.
Capisce tutto, e capisce che deve farsi capire da tutti. Per questo passa dalla poesia, alla prosa, alla tv, alla musica. All'arte. Dalla pittura alla danza.

Intanto la sua popolazione mangia gli scarti della raffinazione del petrolio. Si intossica. E non ha nulla in cambio.
Il suo ecosistema viene spazzato via dalle frequenti fuoriscite di petrolio nel delta. Da continui incidenti che ammazzano gente sfruttata.
Acque contaminate, terra avvelanata. Gente che vive di acqua e di prodotti della terra.

Ken Saro inizia a fare paura quando inizia a denunciare queste azioni a tutto il mondo. Inizia a far paura perchè sorride.
Inizia a fare paura quando si capisce che può attirare simpatie. Può accendere un vecchio riflettore sui profitti che compagnie petrolifere come la shell stanno facendo sulla pelle degli Ogoni e le altre popolazioni del delta.
Ken non vuole che la shella vada via. Vuole che il petrolio si trasformi in scuole, in strade, in ospedali, in libri, in piazze, in fontane. Non dell'America o dell'Europa.
Ma delle Nigeria.

Saro aveva già portato alla ribalta mondiale una delle tante tragedie africane: la guerra del biafra.
L'immagine che tutti noi abbiamo di quel genocidio, ossia quella del bambino con le gambe e braccia scheletriche e la pancia gonfia, la dobbiamo a lui.
Grazie al suo primo romanzo, Sozaboy.

Vado a dormire. E a pisciare prima. Anzi no me la tengo perchè domani, dato che mi devo svegliare alle 5, al primo suono di sveglia mi alzerò e non correrò il rischio di rimandarla fino alle 6.
Perchè dovro pisciare subito.

Vi lascio con una canzone. Guai non fosse cosi.
E' tratta da un film: Almost Famous. E' una canzone che parla di riconciliazioni e che mi fa stare bene.
Che ti fa abbracciare.

Ci vediamo presto. Molto presto.

mercoledì 27 gennaio 2010

Memento

Quando penso alla mia memoria, mi viene in mente una zebra che però dimentico subito.
Ho una memoria stupida, ma non dimentico le stupidaggini.
Come un articolo stupido su un giornalino stupido di una classe stupida.
Questo articolo stupido era insieme ad un altro articolo stupido che sollevò delle polemiche stupide su gite stupide.
E questo articolo parlava stupidamente della shoah.

Sono stati davvero gli 'ultimi giorni'?
Che stupida domanda.
La verità è che: Ragazzi non c'è tempo!