lunedì 29 giugno 2009

5 Pezzi - Anni



Due cose:

1)
è un orrendo giovinastro che suona il piano per al stewart in the year of the cat. E' kavin bacon.

2)
Già l'acqua inghiotte il sole

ti danza il seno mentre corri a valle

con il tuo branco ai pozzi

le labbra secche vieni a dissetare

Corpo steso dai larghi fianchi

nell'ombra sto, sto qui a vederti

possederti, si possederti... possederti...

Ed io tengo il respiro

se mi vedessi fuggiresti via

e pianto l'unghie in terra

l'argilla rossa mi nasconde il viso

ma vorrei per un momento stringerti a me

qui sul mio petto

ma non posso fuggiresti fuggiresti via da me

io non posso possederti possederti

io non posso fuggiresti

possederti io non posso...

Anche per una volta sola.

Se fossi mia davvero

di gocce d'acqua vestirei il tuo seno

poi sotto i piedi tuoi

veli di vento e foglie stenderei

Corpo chiaro dai larghi fianchi

ti porterei nei verdi campi e danzerei

sotto la luna danzerei con te.

Lo so la mente vuole

ma il labbro inerte non sa dire niente

si è fatto scuro il cielo

già ti allontani resta ancora a bere

mia davvero ah fosse vero

ma chi son io uno scimmione

senza ragione senza ragione senza ragione

uno scimmione fuggiresti fuggiresti

uno scimmione uno scimmione senza ragione

tu fuggiresti, tu fuggiresti...

Boomerangs

Questo è oggi:



Questo è quello che scrivevo più di un anno fa:

A Genova il vento decide tutto. Riesce a decidere anche il tempo: per questo mi piace molto.
A Genova il mare è incazzato tutto il tempo, soprattutto a Nervi.
A Genova c'è Nervi.
A Nervi ci sono Io.
Io sto qui.

Genova è imbruttita dai genovesi. Destino che condivide, sebbene con effetti meno disastrosi, con Napoli.
Mi sembra che i genovesi non si rendano conto del presepio in cui vivono. Non ne percepiscono l'anima, l'essenza affiscinante di una città tra profondità e alture.
Gente per la quale il rosso significa solo fermarsi. Usano poco i colori per esprimersi, preferiscono l'utilità. Preferiscono il
cosa, mai il come.
La verità è che mi manca Napoli, gli amici di una vita.
E allora capisci che ti ci vorrà un'altra vita per farti altri amici cosi. Capisci che qui è un'altra vita.
Io non l'ho capito ancora.
Ho capito perchè sono andato via dalla mia città. Perchè dovevo andare via da me stesso. E da te non ci scappi nemmeno se sei Eddie Merx.
Quando lascerò entrera un po di scirocco? Quello che non fa muovere nemmeno una
piuma...
Quando questo mare incazzato mi lascera?
Quando potrò dire di essere finalmente sereno?
...Mai...
Intanto mi affaccio al porto...alla fine è solo un po di me che se ne va...

venerdì 12 giugno 2009

Già qualcuno era comunista perchè berlinguer era una brava persona...

Convegno alla Camera per il venticinquesimo anniversario della scomparsa di Enrico Berlinguer.
Alla celebrazione sono intervenuti i principali leader del Pd: Dario Franceschini, Massimo D'Alema, Walter Veltroni, Piero Fassino. C'erano anche Achille Occhetto, Fausto Bertinotti, Dario Cossutta, Luciano Violante, Pier Ferdinando Casini e l'ex segretario della Dc Arnaldo Forlani.
Mancava Enrico Berlinguer.

Molto.


Previsioni del tempo

giovedì 4 giugno 2009

Poi verrà...

Sto cercando serenità.

La troverò, ne sono sicuro.

Poi verrà un tipo bassino, riccio e pieno di idee.
Rovinerà tutto ancora una volta, ne sono sicuro.

Lo farà per la mia felicità.
Ce la farà, ne sono sicuro.

Poi verrà un amore nuovo a nutrirsi delle mie fantasie.
Sarà il mio futuro, ne sono sicuro.

Finirà, perché avrà finito gli aiuti.
Ne sono sicuro.

Poi imparerò a rispettare quel tipo bassino.
Fino a farmelo amico, ne sono sicuro.

E allora tutto sarà in equilibrio.

Equilibrio, è questo ciò che voglio?
Non ne sono sicuro...

mercoledì 3 giugno 2009

Non sempre vince il migliore

Dopo due giorni ottengo quello che voglio:



Ma la migliore non me l'ha pubblicata 'sto stronzo:

'Estatto con successo dalla vescica di Dave Gahan, leader dei Depeche Mode, un tumore benigno: era Michael Bolton.'

Vabbè ho vinto uguale.